RINOPLASTICA

Ho un sogno


Molte persone che chiedono informazioni sulla rinoplastica hanno un sogno nel cassetto. Questo sogno è forte e importante. Costituisce la materia prima della motivazione, della forza e dell’entusiasmo di cui hai bisogno per superare l’intervento chirurgico e le fasi della preparazione e della guarigione. Non credo sia di secondaria importanza il fatto che il paziente ricerchi, nel chirurgo e nel suo team, quella stessa motivazione, quella forza e quell’entusiasmo.

Qual è il paziente ideale?

Ecco alcune caratteristiche dei pazienti che superano positivamente la rinoplastica raggiungendo un alto grado di soddisfazione:

  • Il motivo che li ha spinti a operarsi è nato internamente e non sono stati guidati nelle loro decisioni da familiari o amici.
  • Non hanno focalizzato tutti i loro problemi esistenziali su un piccolo particolare della forma del loro naso.
  • Hanno affrontato le possibilità estetiche e funzionali dell’intervento con aspettative realistiche.
  • Non hanno mai esasperato le loro richieste.
  • Hanno avuto un atteggiamento generale improntato alla collaborazione e al dialogo diretto con il chirurgo e il suo staff.

Inizialmente non tutti hanno queste caratteristiche… ma non bisogna disperarsi: nel percorso d’avvicinamento all’intervento le possibilità di miglioramento sono ampie.

Grandi pazienti

Perché la collaborazione del paziente è importante? Nella rinoplastica non c’è spazio per la routine. È finito (per fortuna!) il tempo in cui mille nasi diversi venivano trattati tutti allo stesso modo. Anzi, al posto di “rinoplastica” oggi si preferisce il termine di “rinoscultura”, per sottolineare come la forma finale richieda un’interpretazione “artistica” e non una manovra standardizzata. Con questa premessa, la collaborazione del paziente diventa fondamentale per un progetto “su misura”. Lo sviluppo della nostra disciplina chirurgica ha bisogno di “grandi professionisti” e di “grandi pazienti” disposti a collaborare.

L’intervista

Il rapporto tra medico e paziente è in continuo cambiamento e, nel prossimo futuro, sarà prassi comune richiedere notizie e documenti comprovanti l’esperienza professionale del nostro chirurgo.

A questo proposito, un noto chirurgo plastico di Dallas ha scritto: “I pazienti dovrebbero intervistare il loro chirurgo nello stesso modo in cui il chirurgo intervista loro”.

Durante la prima visita, dedico una parte del tempo a disposizione per spiegare il significato e l’importanza della chirurgia nasale e il ruolo che può avere per la salute globale della persona.

Quando il paziente m’intervista, le sue domande vengono prese in seria considerazione, in quanto:

  • Mi aiutano a scoprire le sue necessità.
  • Mi permettono di portare la discussione sui temi più sentiti dal paziente.
  • Mi permettono di puntualizzare i miei punti di vista.
  • Rendono la situazione ogni volta diversa (il bello di questo mestiere!).

L’ultimo consiglio

La decisione di sottoporsi o meno all’intervento deve essere libera e informata. Se credi che la rinoplastica possa soddisfare una tua personale necessità, funzionale ed estetica, accettandone i limiti, puoi procedere. Se invece non hai ben chiari gli obiettivi, se ti senti spinto da altri (anche dal chirurgo stesso), allora è meglio aspettare.

La moderna chirurgia del naso deve fare proprio il concetto di “economia chirurgica”, che prevede la conservazione della cartilagine e il suo modellamento nella forma voluta, senza rimozioni eccessive

La rinoplastica come atto creativo

Se sei un medico e hai visitato questo sito per curiosità o per le informazioni che riporta, ho ancora questa breve comunicazione.

Per molti professionisti, la rinoplastica non rappresenta solo una procedura chirurgica e una fonte di guadagno. Dalla mia esperienza personale ho compreso che la rinoplastica è:
Un atto creativo. Modellare la forma esteriore alla piramide nasale implica delle regole, ma anche una flessibilità e un’interpretazione che avvicina l’intervento a una forma d’arte.
Una sfida alle mie capacità intellettuali. Il naso deve incontrare i gusti, i desideri e le necessità del singolo individuo. Una prima sfida intellettuale sta nell’accogliere e comprendere la persona e il “suo naso”. Una seconda sfida intellettuale sta nella costruzione di un piano di trattamento su misura, che possiamo chiamare “Il Miglior Progetto Estetico Possibile”. Una terza sfida intellettuale sta nell’umiltà di rivalutare a distanza di tempo i risultati ottenuti e quindi, attraverso un processo di autoapprendimento, riuscire a migliorarsi.
Un difficile esercizio manuale. La rinoplastica è fatta interamente “a mano” e bisogna accontentarsi dei materiali di volta in volta disponibili (cute, cartilagine, osso…). La qualità e la quantità della materia prima non sono sempre le stesse. Immagina un sarto che cuce un vestito ogni volta per una persona diversa, ogni volta utilizzando un tessuto diverso.
Una disciplina rigorosa. Per non dimenticare l’esperienza maturata, ogni naso deve essere fotografato, ogni dettaglio annotato, ogni intervento classificato e descritto. Solo una costante e precisa attività di documentazione permette di apprezzare e giudicare i risultati ottenuti.
Un campo infinito di studio. Nuove idee, ricerche, sperimentazioni, perfezionamenti, dibattiti, incontri, ripensamenti, aggiornamenti… la rinoplastica è sempre interessante, indipendentemente da quante ne hai fatte!